Movimento 5 Stelle Pinerolo

L’ultima giapponese

Pubblicato da M5S Pinerolo il

Non più tardi di 2 giorni fa abbiamo diffuso il ringraziamento agli elettori pinerolesi per aver ancora una volta compreso e dato credito alla proposta del Movimento 5 Stelle.

In quel messaggio sostenevamo che, in Piemonte, le giovani amministrazioni pentastellate o non perdono voti senza acquisirne (Torino) o ne acquistano un numero non esorbitante ma netto (Pinerolo). Quelle che hanno avuto la possibilità di dimostrare la validità delle proprie azioni, perché più “anziane”, invece, hanno ottenuto un buon risultato (Venaria).

Non ci aspettavamo certo che tutti condividessero questo ragionamento, ma almeno che non violentassero l’evidenza dei numeri.
Ed invece no.
La giornalista di Repubblica Simona Casalini riesce a scrivere questo articolo: http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2018/2018/03/06/news/m5s_male_nelle_citta_che_amministra_roma_torino_livorno-190583250/  dove sostiene che il M5S perde nelle città dove amministra: Roma, Livorno, Torino e pure Pinerolo.

Quindi ci concentreremo solo su Pinerolo, per evitarvi una noiosa elencazione di numeri.

La cosa più corretta è confrontare la stessa competizione elettorale, ossia le politiche del 2013 con quelle del 2018.

Alla Camera il Movimento 5 Stelle a Pinerolo è passato dal 26,96% (5.637 voti) del 2013 all’attuale 28,3 % (5.650 voti) , mentre al Senato si è passati dal 25,09 % (4.879 voti) al 28, 27% (5.257 voti) di domenica scorsa.

Se poi si vuole confrontare “carote con patate” ossia politiche con amministrative, cosa che la giornalista Casalini fa con una certa disinvoltura professionale, i numeri dicono che il Movimento partiva dal 24,52% ossia 3.772 voti !

Ora… capita a tutti di sbagliare e confondere una cifra o una città, se non fosse che di questi grossolani errori, così facilmente verificabili, è disseminato il suo articolo.
Allora perché esporsi così indifendibilmente al pubblico ludibrio?

A noi, che in fondo siamo buoni, è tornata alla mente l’immagine romantica del soldato giapponese sperduto ed abbandonato su un’isola del Pacifico che, non sapendo che la guerra è finita, imbraccia ancor il fucile a caccia di marines statunitensi.

Coraggio soldato Casalini, la campagna elettorale è finita! Anzi le comunichiamo addirittura che da ieri è cominciata ufficialmente la corsa al carro del vincitore (uno su tutti l’AD FCA Marchionne). Disinnesti la baionetta dalla sua penna e ritorni nella società civile.

Hiroo Onoda, Wikipedia

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