Movimento 5 Stelle Pinerolo

Premessa: una chiave di lettura della nostra Città e del nostro territorio

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Quale identità dare al nostro territorio? La domanda che ci ponevamo cinque anni fa oggi stenta ancora a trovare risposta. Oggi come allora, rifiuto l’idea di catalogare la Città in una sola vocazione che Pinerolo e il territorio dovrebbero trovare, anche se un’idea me la sono fatta. Il punto di forza di Pinerolo e del Pinerolese è l’elevata qualità della vita. La Città è bella e tranquilla ed è circondata da un territorio meraviglioso ma da sfruttare di più in termini turistici e ricreativi. La vocazione, a mio avviso, non va tanto e soltanto ricercata nella capacità di attrarre persone che vengano a visitare Pinerolo qualche giorno, ma nella capacità di attrarre persone, soprattutto famiglie, che a Pinerolo vengano a viverci. In questo quadro, diventano fondamentali tre ingredienti: la capacità del territorio di generare occupazione, la qualità e la cura degli ambienti urbani e dei servizi, il collegamento con Torino.

Pinerolo può e deve proporsi come città del bel vivere, dove è possibile crescere una famiglia appoggiandosi ai numerosi servizi e a una comunità coesa e attenta, dove è possibile vivere bene anche in età avanzata. La città offre una vastissima scelta scolastica e formativa, ampie zone verdi, mobilità sostenibile, presenza importante di attività sportive, turistiche, di intrattenimento e culturali. Pinerolo, sempre più lontana dall’idea di “città dormitorio”, è diventato un centro che coniuga la tranquillità della provincia, la vicinanza della montagna e un calendario di proposte pubbliche e private per vivere appieno il tempo libero.

Quando penso a Pinerolo penso a una Città viva culturalmente, a due passi da un territorio che offre innumerevoli possibilità e a mezz’ora di auto da Torino. Un luogo dove vivere anche se non si lavora in Città, perché i servizi sono molti ed efficienti, ma che dista poche ore di auto dal mare o dai piedi delle più belle vette d’Europa. Un luogo dove ragazze e ragazzi possono scegliere qualunque indirizzo formativo e possono dilettarsi in 50 sport diversi. Un luogo dove i bambini possono ancora giocare all’aria aperta e gli anziani trovare piccoli angoli di tranquillità. Un luogo dove si investe sull’infanzia e si mettono al centro le politiche per le famiglie e i giovani. Insomma, se penso a Pinerolo, penso al posto migliore dove far crescere le mie figlie, ma anche dove invecchiare.

Tuttavia, qualunque strategia politica o progetto nei prossimi anni si dovrà confrontare e dovrà dare risposte adeguate all’emergenza COVID-19, in tutti i campi, dalla scuola, ai trasporti, al commercio, all’organizzazione sanitaria. La pandemia ha stravolto ogni logica, generando, oltre che un’emergenza sanitaria, una vera e propria emergenza amministrativa, che ha generato e continuerà a generare un rallentamento di tutto il sistema. I tempi di realizzazione di un qualunque progetto, così come la stessa fattibilità di una qualunque proposta amministrativa, almeno per tutto il 2021 e forse ancora parte del 2022, dovranno sempre confrontarsi con la situazione, a tratti davvero critica e surreale, generata dalla pandemia in atto. Allo stesso tempo la situazione di emergenza non deve toglierci la voglia e l’entusiasmo di progettare e continuare a realizzare, un pezzo per volta, la Pinerolo dei nostri figli.

Le pagine che seguono hanno l’ambizione di tracciare un quadro generale attorno al quale costruire l’azione amministrativa del prossimo quinquennio, quadro che è stato condiviso tra tutte le forze della coalizione. Su alcuni punti il programma guarda a un orizzonte estremamente ambizioso, ma allo stesso tempo ve ne sono altri concreti e facilmente realizzabili. L’esperienza di questi cinque anni ci permetterà di essere pragmatici e realistici, mentre l’entusiasmo generato dall’ingresso di nuove forze potrà permetterci ancora di essere un po’ sognatori, e di avere il coraggio, nel momento della decisione, di “gettare il cuore oltre l’ostacolo, e poi volare a riprenderlo”. Perché è solo così che si sperimentano strade nuove e si vince la paura di sbagliare.

Luca Salvai